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DDL CONCORRENZA: L'APPELLO DI AVIS PER TUTELARE GRATUITA' DEL DONO E RACCOLTA PUBBLICA E ASSOCIATA

 

Nei giorni scorsi il Consiglio dei Ministri ha licenziato il disegno di legge sulla concorrenza che sarà sottoposto all'esame del Parlamento. Importanti le novità introdotte anche per il settore trasfusionale.

 

Se da un lato sono previsti complessivamente sette milioni di euro per migliorare l’organizzazione delle strutture deputate alla raccolta di sangue e plasma e per implementare le campagne di sensibilizzazione, il documento, consultabile a questo link, rischia di introdurre altre novità meno positive.

 

Il testo prevede, infatti, che le aziende produttrici di farmaci plasmaderivati possano avvalersi di "stabilimenti di lavorazione, frazionamento e produzione ubicati in Stati membri dell’Unione europea o in Stati terzi che sono parte di accordi di mutuo riconoscimento con l’Unione europea, nel cui territorio il plasma ivi raccolto provenga esclusivamente da donatori volontari non remunerati". 

 

«Ciò - ha commentato il Presidente di AVIS Nazionale, Gianpietro Briola, in un'intervista rilasciata al sito DonatoriH24 - non esclude l’ipotesi di distribuire sul mercato italiano dei farmaci prodotti da plasma donato con la logica del rimborso.

Tutelare il dono del sangue e degli emocomponenti significa vietarne non solo la retribuzione, ma anche il rimborso attraverso forme promozionali come buoni spesa, coupon carburante, sconti o altro ancora che puntano a mercificare un gesto nobile dal profondo valore etico, umano e sociale.

Se ciò accadesse sarebbe leso l’impianto del sistema italiano, basato sulla gratuità della donazione e sulla proprietà pubblica del plasma. In questo contesto riteniamo essenziale tutelare la natura esclusivamente pubblica o associata della raccolta di sangue ed emocomponenti nonché il dono volontario, anonimo, gratuito, periodico e responsabile. Principi fondamentali e costitutivi del nostro sistema che vogliamo difendere e ai quali non vogliamo assolutamente rinunciare».